La trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Industria Turistica, sottoscritta con Confindustria – Federturismo Aica, ha subito una nuova e grave battuta d’arresto.
Questo blocco segue la rottura dei negoziati avvenuta a novembre scorso e lo sciopero del dicembre 2023, causati dalle posizioni irrispettose e irresponsabili delle parti datoriali, che continuano ad accanirsi contro le lavoratrici e i lavoratori del Settore.
Ma cosa ha scatenato questo contrasto?
Sono passati sei anni dalla scadenza del CCNL dell’Industria Turistica e le retribuzioni non coincidono più con l’attuale costo della vita.
Nonostante ciò, le associazioni datoriali continuano a non vedere la necessità di migliorare le condizioni di migliaia di addett3 che operano nelle imprese Alberghiere e per i Tour Operator.
Anzi, durante l’incontro del 23 luglio Federturismo e Aica hanno proposto modifiche che avrebbero peggiorato ulteriormente le condizioni contrattuali.
Invece di avanzare verso un accordo, queste proposte avrebbero rimesso in discussione diritti già acquisiti, toccando aree delicate come:
- Tempo Determinato
- Apprendistato
- Flessibilità dell’orario di lavoro
- Reperibilità
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs avevano inizialmente suggerito di concentrarsi sugli aspetti salariali e su alcuni miglioramenti normativi, una posizione condivisa anche dalle altre associazioni datoriali che hanno già rinnovato i loro contratti nazionali del Settore.
Tuttavia, dopo due anni di negoziati, i seguenti temi rimangono irrisolti:
- Aumento salariale
- Misure contro la precarietà
- Successione nell’appalto e internalizzazione
- Contrasto alla violenza e alle molestie sui luoghi di lavoro
- Congedi per le donne vittime di violenza
- Genitorialità
La risposta dei sindacati
A fronte dell’atteggiamento miope delle associazioni datoriali, che dimostra una chiara mancanza di rispetto verso le condizioni di lavoro e le retribuzioni nel settore, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno deciso di interrompere il negoziato.
Le organizzazioni sindacali hanno annunciato uno stato di agitazione e hanno proclamato uno sciopero nazionale di 16 ore per le lavoratrici e i lavoratori delle aziende associate ad Aica e Federturismo, che si svolgerà a livello territoriale.
Le posizioni assunte dalle associazioni datoriali non possono passare inosservate.
Ed ecco perché le organizzazioni sindacali sono determinate a lottare per i diritti e per le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore turistico!