La trattativa è stata lunga e articolata, e ha visto numerose iniziative di mobilitazione, culminate nello sciopero nazionale del 22 dicembre 2023.
Ma ce l’abbiamo fatta:
il 5 giugno 2024 i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato l’ipotesi di accordo del Contratto Collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2021.
Stiamo parlando del Contratto nazionale Pubblici Esercizi Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo applicato ad oltre 1 milione di lavoratrici e lavoratori delle 333mila aziende del settore;
e l’intesa di rinnovo è stata firmata con le associazioni datoriali Fipe Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi.
La nuova intesa è già in vigore dal 1° giugno 2024 e sarà valida fino al 31 dicembre 2027.
Ma cosa prevede?
Innanzitutto prevede un aumento contrattuale a regime di 200€ al 4° livello, da riparametrare per gli altri.
La prima tranche di aumento salariale di 50€ sarà corrisposta con la retribuzione del mese di giugno 2024 e seguiranno altre 4 tranche di 40€, 40€, 30€ e 40€.
Viene aumentato il contributo per l’assistenza sanitaria integrativa Fondo EST a carico delle aziende di 3€ a partire dal 1° gennaio 2027.
Entro il 31 dicembre 2024 costituiremo una commissione paritetica che affronterà le tematiche di salute e sicurezza, rivedendo l’impianto contrattuale.
Ed entro la fine del 2024 terremo un incontro che individui le modalità per garantire la copertura continuativa dei periodi di sospensione per le lavoratrici e i lavoratori con Part Time Ciclico.
Viene confermato poi l’impianto normativo volto a sostenere e rendere effettiva la diffusione della contrattazione di secondo livello aziendale e/o territoriale, aggiornando le date di erogazione degli importi sostitutivi.
È stato rivisto anche l’impianto della classificazione del personale, aggiornando le figure professionali rispetto all’evoluzione dei vari comparti:
- abbiamo inserito le figure addette al banqueting e l’operatore della ristorazione commerciale organizzata in catena;
- abbiamo chiarito il livello del dietologo;
- abbiamo chiesto che venga specificato, per le addette mensa, il passaggio dal 6° livello al 6° super, che avverrà automaticamente dopo 15 mesi; per il resto del personale oggi inquadrato al 6° livello con più di 12 mesi di anzianità, il passaggio automatico al 6°S avverrà dal prossimo mese di luglio, mentre per il personale con anzianità tra 6 e 12 mesi, il passaggio automatico al 6°S avverrà dopo 12 mesi.
Significativi gli interventi sulle politiche di genere
Nell’articolato normativo sono state inserite per la prima volta le misure di contrasto alle molestie e alle violenze nei luoghi di lavoro, prevedendo percorsi di formazione e informazione (tra i quali un’ora di assemblea retribuita dedicata e aggiuntiva).
Vengono poi previsti ulteriori 90 giorni di Congedo retribuito al 100% per le donne vittime di violenza di genere, in aggiunta ai novanta previsti dalla Legge; insieme alla possibilità di essere trasferite in altre sedi di lavoro e di essere escluse da turni disagiati.
Aggiornandoli alle norme di legge, abbiamo definito che durante i periodi di congedo di maternità e paternità obbligatori e facoltativi si maturino integralmente ferie, permessi, tredicesima e, dal 2027, anche la quattordicesima.
Abbiamo poi rafforzato l’articolato sulle pari opportunità, istituendo il Garante di Parità e il monitoraggio dei dati per contrastare la disparità salariale di genere.
Ci riteniamo soddisfatti per la sottoscrizione di questa attesa, voluta e sudata intesa
«Un risultato rilevante ottenuto dopo un negoziato articolato e complesso, sostenuto anche con la mobilitazione»
dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, sottolineando
«l’importanza di aver rinnovato il Contratto nazionale, definendo significativi aumenti salariali e positive modifiche normative, respingendo richieste di scambio diritti/salario. Una conquista importante per le lavoratrici e i lavoratori che riafferma la centralità e unicità del Contratto nazionale».
Questo rinnovo manda un chiaro segnale anche alle aziende aderenti ad ANIR e ANGEM, perché riconosce la specificità del comparto e le chiama ad un’assunzione di responsabilità – in mancanza della quale il sindacato continuerà a mettere in campo le iniziative di lotta necessarie a tutelare il giusto riconoscimento del Contratto rinnovato a tutt3 le lavoratrici e i lavoratori.