Federazione italiana lavoratori commercio,
alberghi, mense e servizi

Vogliamo rilanciare il Turismo?

turismo

Il Turismo, con tutti i suoi indotti, è un settore economico strategico per l’Emilia Romagna.

E in questi due anni è quello che ha risentito maggiormente della crisi pandemica.

La tragica guerra in Ucraina, inoltre, oltre al dramma umano che si sta consumando, sta ulteriormente incidendo in modo negativo sull’intero indotto turistico.

Per questo abbiamo aperto un tavolo regionale permanente che coinvolge tutte le parti sociali rappresentative del Turismo e firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima:

per favorire un confronto che possa portare alla condivisione di azioni e strumenti per rilanciare l’intera filiera turistica, salvaguardando e valorizzando l’occupazione e le potenzialità del territorio.

C’è urgenza di lavorare per trovare soluzioni e lo dobbiamo fare con convinzione – parti sociali, istituzioni e politica.

Non servono scorciatoie né, tanto meno, il ritorno a strumenti, come i voucher, che hanno alimentato irregolarità, lavoro nero e precarietà.

Le indagini della Guardia di Finanza

Questa necessità di rilanciare il turismo c’è da sempre, ma è stata evidenziata ancora di più dai risultati dell’indagine Free Job che la Guardia di Finanza di Rimini e l’Ispettorato del lavoro hanno effettuato in 5 hotel della riviera tra il 2019 e il 2021:

somministrazione illecita di 361 lavoratori, riposi settimanali non concessi, ore lavorate in più oltre al contratto e non retribuite regolarmente, 13 lavoratori completamente in nero.

Fatti gravi e non nuovi che periodicamente si ripropongono e dimostrano che nel settore l’irregolarità è radicata e diffusa e che sui temi della legalità è necessario tenere alta l’attenzione.

E non sono atteggiamenti a ricondurre a “poche mele marce” o “furbetti”:

molte realtà del territorio agiscono in questo modo, anche in inverno; e ancor di più dopo due anni di pandemia, in cui le perdite sono state ingenti… ma alle quali non si può di certo far fronte sulla pelle dei lavoratori.

Ma il turismo non è solo delle mele marce

Non è corretto generalizzare il fenomeno:

l’imprenditoria sana esiste e va difesa e tutelata, anche dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole e procura un danno all’intero settore.

Il turismo è quindi un settore sul quale si può e si deve lavorare, aprendo un confronto proprio con le tante realtà imprenditoriali sane, per realizzare un obiettivo comune:

creare una buona occupazione ed evitare che le criminalità organizzate e le mafie si insinuino nel nostro tessuto economico, sostituendosi a chi ha scelto di stare dalla parte della legalità.

“Eh ma la gente non ha voglia di lavorare…”

Smettiamola di dire queste fesserie.

La carenza di manodopera non dipende da incentivi e reddito di cittadinanza:

è una falsa narrazione che distoglie l’attenzione dai veri problemi e dalle reali ragioni che allontanano giovani, e non solo, dal lavorare e dalla prospettiva di ritagliarsi una carriera lavorativa in questo settore.

La gente ha voglia di lavorare, purché nelle ore e alle condizioni previste dal CCNL.

In questo come in tutti gli altri settori.

E non possiamo più accettare che il lavoro nel turismo sia visto come un “lavoretto”, né, tanto meno, che i giovani che ci si avvicinano debbano “lavorare senza essere pagati per imparare”.

Non è così che possiamo rilanciare il turismo dopo due anni di pandemia non ancora finita.

Lo faremo in questo tavolo regionale di settore, per il quale abbiamo già cinque priorità su cui lavorare:

  • corretta applicazione dell’apprendistato
  • formazione
  • nuove modalità garantite al pubblico dall’incrocio tra domanda e offerta;
  • naspi
  • diritto di precedenza per gli stagionali.

Difendere la legalità significa tutelare il lavoro, tutelare le imprese che operano regolarmente nel rispetto di norme e contratti collettivi, tutelare i lavoratori e le lavoratrici garantendo salari giusti e condizioni lavorative dignitose.

Soltanto con un’occupazione stabile, qualificata, regolare e dignitosa è possibile rilanciare il turismo con tutto l’indotto.


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